ATALANTA MOZZANICA-MILAN-0-2

Reti: Sabatino su rigore al 5' e autorete di Scarpellini al 44' s.t.

Atalanta Mozzanica (4-3-1-2): LEMEY; LAZZARI, PIACEZZI (dal 38' s.t. CACCAMO), RIZZON, JORDAN; SCARPELLINI, STRACCHI, RE; COLOMBO; MARTINOVIC (dal 25' s.t. ANGHILERI), KELLY. All. Michele Ardito. A disposizione: Salvi, Zanoli, Pellegrinelli, Mandelli, Anghileri, Ghisi, Caccamo.

Milan (4-3-3): KORENCIOVA; HEROUM, FUSETTI, MENDES, ZIGIC; CARISSIMI, GIUGLIANO, ALBORGHETTI; BERGAMASCHI, SABATINO (dal 39' s.t. LONGO), GIACINTI (dal 47' s.t. CAPELLI). All. Carolina Morace. A disposizione: Ceasar, Rizza, Capelli, Cacciamali, Manieri, Longo, Coda.

Arbitro: Lovison di Padova; assistenti: Dell'Orco di Policoro e Mazzeo di Busto Arsizio.

Note: Cielo coperto, campo in buone condizioni. Presenti circa un migliaio di spettatori.  Ammonite: Bergamaschi (M) al 34' p.t. e al 13' s.t.; Lemey (A) al 44' s.t. Espulsa: Bergamaschi (M) al 13' s.t. per doppia ammonizione. Recupero 1'+4'.

IMG 20190413 WA0043 1Il Milan passa al comunale di Caravaggio e può continuare a sognare la Champions, sperando in un passo falso di Juventus e Fiorentina.  L'Atalanta gioca una gara generosa e alla pari contro le più quotate avversarie, ma deve arrendersi alla giornata nera della terna arbitrale che oggi ci ha davvero messo del suo purtroppo nel condizionare la gara. Le rossonere si presentano a Caravaggio sapendo che si giocheranno  l'ultima possibilità di riagguantare Juventus e Fiorentina e conquistare l'accesso alla Champions League, se non addirittura la testa della classifica. Daniela Stracchi e compagne, dal canto loro, vogliono difendere il quinto posto tanto duramente conquistato e non hanno intenzione di concedere sconti alle meneghine. Mister Ardito recupera Rizzon e schiera Piacezzi al posto di Vitale al centro della difesa. Tornano titolari anche Jordan sulla sinistra e Colombo vertice alto del rombo di centrocampo, dopo le belle prove con la nazionale under 19. L'attacco è affidato al duo Kelly e Martinovic. Rientra in extremis Fusetti nella contraerea rossonera, mentre Rizza parte dalla panchina e Tucceri Cimini è in tribuna. Coach Morace reinventa la retroguardia schierando Mendes centrale e Zigic sull'out di sinistra. L'ex bomber della nazionale lascia a riposo anche Thaisa, sostituita in mediana da Carissimi.

La coloratissima tribuna del Comunale di Caravaggio saluta l'ingresso delle 22 protagoniste. Tra i quasi 1000 spettatori presenti c'è anche un nutrito gruppo di supporter dell'Atalanta Bergamasca Calcio, venuti ad incoraggiare le ragazze nerazzurre. Le padrone di casa partono senza timori riverenziali, ma la prima occasione è per le ospiti: Giugliano fa spiovere il pallone oltre la linea difensiva locale, Giacinti riceve e si presenta davanti a Lemey, che risponde alla grande chiudendo la saracinesca. La replica bergamasca è immediata e porta la firma di Kelly, brava a resistere alla carica di Mendes e a calciare di sinistro sul primo palo, impegnando Korenciova. La gara è equilibrata, le due formazioni giocano a viso aperto senza nascondersi. Alla mezzora dalla bandierina la palla perviene a Martinovic, ma il suo tentativo in rovesciata pecca di coordinazione e termina sul fondo. Le atalantine conquistano un paio di calci piazzati da buona posizione, ma non riescono a pungere, sull'altro fronte Giacinti tenta la difficile volé dal vertice sinistro dell'area bergamasca, ma spara ben oltre la traversa. A due dal termine le rossonere hanno l'occasionissima per andare in vantaggio: Zigic serve Giugliano che entra in area dalla sinistra, prova il colpo a giro sul secondo palo, mandando oltre il montante di pochissimo.  Ancora una volta Kelly risponde alle meneghine all'immediato capovolgimento di fronte, il suo sinistro ad incrociare sibila accanto al palo alla sinistra di Korenciova e si spegne sul fondo. Termina 0-0 il primo tempo e fin qui il risultato rispecchia i valori espressi in campo. 

IMG 20190413 WA0049 1Nella ripresa le ospiti trovano il goal al primo giro di lancette con Bergamaschi, ma la n. 7 rossonera è in fuorigioco. Al 4' il discutissimo episodio che muta le sorti della gara. Carissimi calcia dal limite, la palla impatta su Stracchi che si copre il volto con le braccia adiacenti al corpo. Il direttore di gara, nonostante sia in ottima posizione, incredibilmente indica il dischetto lasciando sbigottite le locali. Sabatino non sbaglia e porta in vantaggio le rossonere. All'11' Martinovic coglie il pareggio, ma si trova in posizione di offside. Bergamaschi al 13' viene ammonita per la seconda volta per fallo su Jordan e guadagna anzitempo gli spogliatoi. Il Milan dovrà giocare la restante mezzora in dieci. Kelly tenta di il tiro da lontano al 14', ma la conclusione è debole e facile preda di Korenciova. La statunitense ci riprova al 22', stavolta la sua botta è potente, ma leggermente sopra la traversa. Al 25' mister Ardito richiama Martinovic e gioca la carta Anghileri. Alborghetti al 31' grazia le ex compagne sparando oltre lo specchio da due passi. Ardito manda in campo anche Caccamo e toglie Piacezzi, passando così ad un 3-4-3. Giacinti al 39' ha l'occasione per mettere la parola fine all'incontro, ma Diede Lemey si supera e devia in angolo. Sugli sviluppi del corner Giugliano cerca di sorprendere Lemey con un beffardo tiro-cross, ma la risposta del portiere belga è da applausi. Il due a zero è solo rimandato però, perché allo scadere Alborghetti imbecca Il Panzer della Val Cavallina che al momento di ricevere la sfera si trova in netto fuorigioco. Se ne accorgono tutti tranne il primo assistente Dall'Orco che lascia proseguire concedendo di fatto il raddoppio alle rossonere. Inutili le vibranti proteste delle bergamasche che ottengono solo un cartellino giallo all'indirizzo di Lemey. Finisce così con la vittoria per 2 a zero per le ospiti, una gara viva ed emozionante, purtroppo rovinata da una terna arbitrale non adeguata ad un match come quello di oggi. Il Sassuolo pareggia sul campo della Florentia e raggiunge in quinta posizione la squadra di Ardito, che ora dovrà cercare i tre punti a Bari per non cedere la piazza duramente conquistata alle emiliane.

FOTO DI MARIA GATTI

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